ABBIAMO CHIESTO AD UN ESPERTO DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI COMMENTARE LA NOSTRA ULTIMA NOTIZIA.
Nell’ultimo articolo dedicato all’intelligenza artificiale, abbiamo raccontato di un caso di applicazione di quest’ultima unico nel suo genere; infatti si parla di un robot che ha come obiettivo quello di candidarsi alle politiche australiane del 2020.
Abbiamo chiesto di commentare la notizia a Marco di Legge, esperto di intelligenza artificiale e di comprensione del linguaggio naturale applicata alle macchine. (NLP)
PRESENTATI COSA DOVREMMO SAPERE DI TE?
Mi chiamo Marco Di Legge, lavoro nell’IT da ormai 19 anni e in particolare da 15 anni mi occupo di NLP, la comprensione del linguaggio naturale applicata alle macchine. Negli ultimi 3 anni ho pensato e realizzato, con il supporto dei miei colleghi, un Virtual Assistant che si chiama Ask.Me. Più in generale il mio lavoro è quello di creare soluzioni tecnologiche nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
Hai mai sentito parlare di un politico Robot? Cosa ne pensi?
Ho avuto modo di leggere i vostri articoli sul tema ed anche altri articoli su altri quotidiani. La cosa mi ha incuriosito perchè pensare ad una AI che faccia le veci di un politico è attualmente una cosa impensabile. Ma questo è ben chiaro anche a chi ha creato il politico robot. Il valore che potrebbe dare una AI in questo ambito è sicuramente in fase di campagna elettorale, perchè una AI sarebbe in grado di raccogliere le opinioni delle persone analizzando ad esempio i social network ed il web ed elaborare un programma politico che raccoglierebbe la quasi totalità dei voti.
Spiegaci l’intelligenza artificiale come se lo spiegassi a tua nonna.
L’intelligenza artificiale è un qualcosa di non umano che però è capace di pensare ed agire come un essere umano. Questa è la definizione più sintetica e semplificata che possa dare.
Raccontaci come utilizzi l’intelligenza artificiale nella tua routine.
Nella mia routine l’intelligenza artificiale è una presenza costante dato che è il mio lavoro.
Che differenza c’è fra un Bot, Intelligenza Artificiale ed un Virtual Assistant?
Non è semplice rispondere a questa domanda perchè oggi questi sono tre oggetti che si differenziano di pochissimo.
Un bot, che è l’abbreviazione di robot, è un software che svolge compiti che per un essere umano sono troppo tediosi e che richiederebbero una enorme quatità di tempo. Un esempio è quello degli spider che vengono usati per indicizzare i siti web. I bot sono anche utilizzati nel gaming per identificare tutti i personaggi di un gioco che non sono controllati dal giocatore.
Gli assistenti virtuali invece sono tutti quei software che interagiscono con l’uomo, come ad esempio le chat che forniscono assistenza sui portali web. Gli assistenti virtuali sono molto vicini ad una AI perchè riescono ad comprendere ciò che una persona chiede e ad agire di conseguenza.
Per AI invece si intende un software che è capace di auto apprendere e di replicare comportamenti che sono molto vicini a quelli dell’uomo.
A che punto siamo arrivati di AI nel mondo? Cosa ci manca e cosa siamo riusciti a realizzare?
L’intelligenza artificiale rappresenta sicuramente il futuro. I leader mondiali della tecnologia stanno investendo tantissimo in questo ambito e sicuramente anno dopo anno si stanno facendo passi avanti. Basti pensare a i risultati che sono stati raggiunti con le automobili a guida autonoma oppure in un ambito delicato come quello della cyber security. La strada però è ancora lunga per arrivare a quella che pensiamo debba essere una intelligenza artificiale. A mio avviso uno dei punti su cui c’è bisogno ancora di tanto lavoro è proprio l’interazione con l’uomo.
Qual’è il tuo assistente virtuale preferito?
Sarò ovviamente di parte. Il mio assistente virtuale preferito non può che essere Ask.Me, la mia creatura. Una delle qualità maggiori di Ask.Me è la sua grande flessibilità. Abbiamo voluto creare una soluzione che sia, in primo luogo, customer tailored. Ask.Me può essere addestrato in modo automatico, in modo manuale e in modo ibrido. Questo perchè ogni realtà ha le sue caratteristiche ed una modalità operativa magari va bene per un ambito ma non per un altro.
Quali passi avanti possiamo aspettarci nei prossimi anni? La prossima conquista quale sarà?
Anche questa è una domanda a cui è molto difficile rispondere. I miglioramenti sono continui ma non possiamo prevedere quale sarà l’ambito nel quale ci saranno i maggiori progressi. Sarebbe sicuramente utile affinare sempre più gli algoritmi di addestramento e quelli di comprensione del linguaggio naturale.
Quando pensi all’ AI ti vengono in mente più problemi o soluzioni per il futuro?
Vedo sicuramente più soluzioni che problemi, a patto però che il progresso segua un percorso eticamente e moralmente corretto. L’anno scorso è stato giustamente sollevato il problema dell’utilizzo dell’AI in ambito militare. Oggi magari l’AI non sarà ancora in grado di ragionare come un essere umano mentre purtroppo per premere un grilletto non c’è bisogno di pensare. In questo senso l’applicazione dell’AI potrebbe avere risvolti pericolosi. Vedo comunque solo grandi vantaggi per le persone quando i sistemi di AI entreranno a far parte del quotidiano
Cosa vuol dire per te Mondo Moderno?
Per me il mondo moderno è un mondo in cui l’evoluzione tecnologica in ogni campo sia veramente utile alle persone e soprattutto sia a disposizione di ogni singolo individuo.