Cosa significa, a livello lavorativo, vivere in Italia oggi?
Sappiamo che l’Italia ci viene invidiata per il clima, il buon cibo, la storia, la proposta culturale.
Non così spesso invece si parla positivamente dell’opportunità di lavoro e degli ottimi percorsi di studi che il Paese offre.
Tante volte si sentono notizie riguardo al fatto che i giovani tendono a trasferirsi all’estero, durante o dopo gli studi, alla ricerca di lavoro. Ma sarebbe più corretto pensare che questo trend è quanto si manifesta un po’ dovunque, anche in altre nazioni: l’idea che il nuovo, o il diverso, offrano opportunità migliori è insita nell’essere umano.
Lavorare in Italia
Prima di tutto non bisogna dimenticare che l’Italia fa parte dell’Unione Europea e che ha sempre ricoperto un ruolo rilevante a livello mondiale.
Questo ha percussioni positive su tutto ciò che è il mondo del lavoro che, dunque, non manca di mostrare una certa vivacità.
Ci riferiamo in particolare all’offerta delle più grandi città italiane, così come di regioni in cui il settore industriale o quello turistico sono particolarmente sviluppati.
Certo il tasso di disoccupazione è ancora alto in Italia, ma allo stesso modo si stanno mettendo in atto molte politiche per poterla contrastare.
Inoltre lo stesso Ufficio Studi Confcommercio, analizzando i dati Istat, ha sottolineato come la recessione percepita tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, sembri superata e che nei prossimi mesi si possa tornare a registrare una crescita economica.
Il che avrà sicuramente ripercussioni positive sull’occupazione. E, comunque, sempre secondo queste analisi, il rallentamento rilevato negli scorsi mesi precedenti pare abbia avuto effetti solo marginali sul mercato del lavoro.
Basta guardare le offerte di lavoro in Italia per capire come il mercato del lavoro non sia fermo: si possono individuare opportunità professionali tra loro molto diverse e localizzate in differenti zone d’Italia.
La domanda da farsi è “ci sarà il lavoro giusto per me?”. Se si è interessati a trovare lavoro in Italia, allora scorrere le offerte di impiego sui siti specializzati in annunci professionali potrebbe essere una buona base di partenza per capire quali siano le mansioni più ricercate e individuare i profili che più corrispondono al proprio.
Una volta fatta questa ricerca, il suggerimento è riprendere in mano il proprio curriculum vitae: nel caso in cui si sentisse il bisogno di consigli per scrivere il CV sempre sul web si trovano articoli e modelli che possono aiutare a creare davvero un CV efficace.
Forse bisogna avere un po’ di pazienza per trovare il lavoro dei sogni, ma questo non deve fermare la ricerca, anzi.

I vantaggi del lavoro in Italia
Primo vantaggio innegabile del lavorare in Italia è il fatto che qui il costo della vita è più basso rispetto ad altri Paesi europei.
Se un bilocale a Bologna costa 700 euro al mese, a Parigi ne costa il doppio e in una zona periferica. Senza parlare dei trasporti: a Torino la tessera annuale per i mezzi pubblici è di 310 euro, a Parigi più di 600 euro, a Londra 1200. Quindi vivere in Italia comporta meno spese se confrontate con alcune nazioni europee.
Inoltre non mancano le opportunità di fare esperienza lavorativa in stimolanti start up, il più delle volte collegate al mondo della tecnologia e dell’innovazione (secondo Il Sole 24 ore, nel terzo trimestre 2022 sono state oltre 14mila le start up attive in Italia).
Grande attenzione è anche dato a tutto ciò che è il mondo green, con relativi impieghi professionali collegati a questa tematica: energy manager, responsabile marketing sostenibile, avvocato specializzato in ambientale, responsabile acquisti sostenibili, designer in materiali riciclabili.
Sempre più sentito poi è il tema dell’etica: le aziende italiane sono portate, cioè, a orientare le proprie azioni in base a principi morali imprescindibili, andando a far coincidere le esigenze del business con quelle personali e sociali del lavoratore.
In tutto ciò sempre maggiore attenzione è dato al benessere del lavoratore e questo si concretizza in politiche di welfare aziendale, l’insieme cioè di tutti quei benefit, iniziative, e azioni che sono messi in campo dal datore di lavoro per migliorare la qualità della vita e del lavoro del suo dipendente.
Una curiosità dal lato dei lavoratori: dopo la pandemia pare che le persone abbiano iniziato a riflettere maggiormente sul ruolo di professionisti e sui valori prioritari.
La possibilità di sviluppare una carriera, il contenuto del proprio lavoro, il training, la formazione e la flessibilità oraria diventano leve strategiche nella scelta del lavoro, più ancora che l’aspetto monetario.
Esperienze internazionali di lavoro
Uno dei vantaggi di trovarsi in un mercato come quello italiano è il fatto che qui non mancano opportunità di lavorare con l’estero.
Quindi, senza doversi necessariamente trasferire in un’altra nazione, si può cercare lavoro presso multinazionali in grado di offrire esperienze che escano dall’ambito locale, oppure in aziende che abbiano continui rapporti con l’estero.
Queste non mancano: basti pensare a tutto l’export che l’Italia sviluppa ogni anno nei settori più diversi, nella moda, nel food, nel design.
Lavorare in queste realtà significa avere continui scambi oltreconfine e magari avere anche l’occasione di vivere trasferte all’estero per più o meno brevi periodi di tempo.
Non in ultimo, studiare in Italia
Come si diceva a principio dell’articolo, l’Italia non è solo un paese in grado di offrire opportunità di lavoro interessanti, ma anche opportunità di studio.
L’Università di Bologna o quella di Firenze, il Politecnico di Torino o quello di Milano.
Si tratta di realtà riconosciute a livello internazionale in cui accrescere le proprie competenze e preparare le giuste basi per poi offrirsi sul mercato del lavoro.
Anche in questo caso, oltre alla qualità dell’offerta, il vantaggio di studiare in Italia è dato dal fatto che il nostro Paese può essere più economico guardando alla vita quotidiana, all’affitto della casa, alla spesa, ai trasporti.